Detrazioni fiscali antifurto 2022: spese consentite e come richiederle

detrazioni fiscali antifurto 2022
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Il bonus sicurezza è messo a disposizione di quanti sostengono le spese per provvedere a proteggere l’abitazione da eventuali effrazioni o da furti. Infatti per scongiurare questi pericoli è possibile provvedere a mettere in atto differenti rimedi. Fra tutti sicuramente l’installazione di antifurti, allarmi e sistemi di videosorveglianza rappresenta la scelta migliore. Tuttavia per esempio c’è anche chi pensa di potersi dotare di porte blindate o di altri sistemi di sicurezza per la casa. La Legge di Bilancio 2022 mette a disposizione delle detrazioni fiscali molto interessanti.

Quali sono le spese consentite

Per il bonus sicurezza 2022 le spese massime per accedere al bonus non devono superare i 96.000 euro. Il contribuente può usufruire di un rimborso che avviene sotto forma di detrazione dell’Irpef. Le detrazioni vengono suddivise in 10 quote annuali dello stesso importo. Ma quali sono le spese consentite, per le quali si può accedere al bonus?

Le detrazioni fiscali valgono per l’acquisto dei materiali, per le perizie e per i sopralluoghi, per i costi di progettazione e delle varie prestazioni professionali. Tutte queste spese vanno a coprire diversi tipi di intervento, come per esempio l’installazione di sistemi di allarme, di antifurto o di sistema di videosorveglianza a circuito chiuso.

Inoltre si può accedere al bonus anche con l’installazione di porte blindate o di dispositivi che servono a rilevare incendi, allagamenti e fughe di gas.

Come richiedere il bonus sicurezza

Per poter accedere alle detrazioni fiscali previste dal bonus sicurezza, occorre innanzitutto conservare tutta la documentazione che possa comprovare le spese sostenute.

I pagamenti in questo senso è molto importante che vengano fatti in maniera tracciabile, per esempio con bonifici bancari o postali parlanti. Perché si possa ricorrere a questo tipo di bonifico, bisogna inserire alcuni dati essenziali, come il codice fiscale del beneficiario, il codice fiscale e la partita IVA dell’azienda che esegue gli interventi, il numero e la data della fattura.

Poi bisogna indicare anche l’importo complessivo di cui si è sostenuto il costo e inoltre occorre specificare la causale del versamento, facendo riferimento alla specifica normativa che prevede il bonus sicurezza 2022. Nella dichiarazione dei redditi occorre riportare i dati catastali dell’immobile.

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