Miglior antifurto perimetrale: guida all’acquisto

antifurto perimetrale
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Proteggere l’abitazione o un capannone prima che un estraneo raggiunga porte e finestre resta la strategia più efficace. L’antifurto perimetrale, se installato correttamente, rileva il tentativo di intrusione già all’esterno e consente di reagire in tempo: partono subito le sirene, si accendono le luci, arrivano le notifiche sullo smartphone. Ma di quali fattori bisogna tenere conto per scegliere con attenzione, in modo da evitare configurazioni poco adatte al contesto specifico?

Che cos’è un antifurto perimetrale

Con antifurto perimetrale si indica l’insieme dei sensori che sorvegliano recinzioni, ingressi, facciate e infissi. L’obiettivo è intercettare il passaggio o l’apertura di un’area esterna, in modo che l’allarme scatti prima del contatto diretto dei malintenzionati con gli ambienti interni. Il sistema può operare da solo oppure integrarsi con la protezione volumetrica interna e con la videosorveglianza.

Filare o wireless: come scegliere

Le soluzioni cablate assicurano un’affidabilità elevata, assenza di batterie nei sensori, immunità a interferenze radio. Richiedono, però, canalizzazioni e lavori di posa. Sono ideali in nuove costruzioni o in ristrutturazioni con impianto elettrico in fase di revisione.

Le soluzioni via radio possono contare su un’installazione rapida, su una minima invasività, su sensori alimentati a batteria. Per qualità e portata è utile orientarsi verso sistemi con cifratura e controllo anti-jamming. Sono sistemi perfetti su immobili finiti o in affitto, a patto che si pianifichi la ricarica periodica delle batterie.

La scelta, quindi, dipende dal contesto: murature, distanze, ostacoli, esigenze estetiche. Spesso una configurazione ibrida risulta ideale: un sistema cablato per le dorsali principali, sensori radio dove tracciare cavi sarebbe complesso.

Copertura e progettazione: come organizzare la protezione

Prima ancora di acquistare i prodotti, serve una mappa dell’area da proteggere. Vanno segnati tutti gli elementi: gli ingressi, i balconi accessibili, i lucernari, le recinzioni facilmente superabili.

La mappa deve, quindi, tenere conto della linea esterna (recinzione, cancelli e vialetti), dove barriere o sensori dedicati intercettano ingressi non autorizzati, e della linea sulle facciate (sensori sugli infissi esposti, copertura dei balconi). Non va dimenticata la linea sugli ingressi, che dovrebbe prevedere contatti magnetici e blocchi specifici su serramenti strategici.

È utile una suddivisione in zone: giardino fronte strada, retro, lato garage, terrazzo. Questo tipo di gestione consente parzializzazioni (ad esempio, esterno attivo con persone in casa) e controllo rapido in caso di allarme.

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